sabato 21 dicembre 2024

22 e 25 dicembre TV RAI3: L'Europa delle lingue e delle culture. Maurizio Bekar intervista Diego Marani

 

TV: DOMENICA 22 DICEMBRE SU RAI 3 (ore 9.40)
MERCOLEDÌ 25 DICEMBRE SU RAI 3 BIS (ore 22.50) 
“L’Europa delle lingue e delle culture: la ricchezza delle diversità”
MAURIZIO BEKAR intervista lo scrittore DIEGO MARANI
(già direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi)

Domenica 22 dicembre su Rai3, nell'ambito degli spazi televisivi regionali del Friuli Venezia Giulia, dopo Alpe Adria Magazine (ore 9.15), alle 9.40 andrà in onda un documentario-intervista di Maurizio Bekar allo scrittore Diego Marani (già direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi). Il tema sarà “L’Europa delle lingue e delle culture: la ricchezza delle diversità”. Ovvero, come possono convivere identità diverse in territori oggi condivisi come l’Unione Europea, o in realtà a lungo di confine come Trieste?

Marani ha scritto svariati romanzi sui temi delle identità, tra i quali il recente l'autobiografico “La città celeste”, sulla sua vita nella Trieste degli anni ‘80 come studente a Scuola Interpreti. 

Marani ha lavorato 35 anni per l’Unione Europea, e dal 2005 come funzionario dirigente nei settori culturali, concludendo la sua carriera come direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi. Un ampio spazio dell’intervista è dedicato alla sua esperienza culturale e di vita a Trieste, alla quale è rimasto molto legato, al punto di prendervi poi una casa.

Il filmato verrà replicato mercoledì 25 dicembre Rai3 bis alle 22.50 circa, dopo Alpe Adria Magazine (ore 22.25) (canale 810 del digitale terrestre, e su satellite sul canale 310).

Il documentario è stato realizzato dalla cooperativa Curiosi di natura, per un progetto sulla divulgazione della cultura scientifica finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. 

Il progetto di Curiosi di natura, intitolato "Quanto vale un petalo?", è incentrato sul valore della biodiversità e ricomprende anche, come nell'intervista a Marani, i campi della biodiversità sociale e culturale. L'iniziativa è raccordata con il progetto per "Gorizia-Nova Gorica Capitale Europea della cultura 2025".


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